sabato 21 novembre 2009

kleenex

oggi sono andata in un posto dove su un tavolino c'erano dei fazzoletti di carta apposta per me. che ne prendi uno e subito un'altro spunta fuori dalla scatola come una magia, identico al primo, come se niente fosse, come se il tempo collassasse e tra l'uno e l'altro non fosse accaduto niente, come se fosse sempre la prima volta, come se non avesse memoria, come se ogni volta si cominciasse da capo. ne ho preso uno. ne ho preso un altro. ne ho presi tanti me ne sono accorta alla fine. non l'avevo mai fatto, ma l'avevo visto fare nei film, però io non mi son sentita un'attrice, peccato.
alla fine quando mi sono alzata ho scoperto che erano tanti, li avevo tutti appallottolati e nascosti tra le gambe, mi sono alzata ed erano lì: bianche palline bagnate, non sapevo cosa fare e li ficcati nella borsetta e sono andata.

adesso a distanza di ore mi mi spiace un pò buttarli..così pronti servizievoli disponbili ad accogliere le mie lacrime come se fossero sempre le prime, senza dire hai già pianto, stai piangendo già da un pò,.. avrai già un fazzoletto moccioso da qualche parte, e invece dicenti prendi me , prendi me se stai per piangere prendi me, le tue lacrime sono nuove,
le tue lacrime sono ancora nuove.

1 commento:

Lieve ha detto...

Per certi versi la tristezza è uno stato di grazia: rende ipersensibili a quello che ci circonda, tanto che capita ci faccia vedere le cose per la prima volta. C'è un chè di poetico e rassicurante perfino in una scatola di kleenex. C'è nella folla che ti passa accanto e ti attraversa con lo sguardo, c'è nelle mura di casa. Ma quel che c'è di bello, e poetico, e inaspettato nel mondo bisogna cercarlo sempre, bisogna ricordarsi di cercarlo sempre ;)
Spero che le nuvole siano passate ;)