venerdì 27 febbraio 2009

senza il permesso della mia intelligenza


Era mia intenzione fino a qualche minuto fa, di fronte al ricordo di una delle tappe d'obbligo che la vita ci impone: quella di essere abbandonati o di abbandonare, di tacere l'episodio dell'abbandono di Carmine. Ma le sue parole si sono impadronite del diritto di vivere senza il permesso della mia intelligenza, come è sempre nelle “vicende del cuore”. Ma non preoccupatevi. Non starò a raccontarvi passo per passo la lotta che ognuno conosce per dimenticare. Soffrii esattamente come tutti.

>> L'arte della gioia >> Goliarda Sapienza

mercoledì 25 febbraio 2009

cosa spinge il mio passo?


Cosa spinge il tuo passo
per astruse, insolute
stagioni,
tu che scolori al più lieve
calore
e cadi spezzata
al più lieve agitarsi
d'ombre sul prato?

>> L'arte della gioia >> Goliarda Sapienza


me lo domando anch'io.

sabato 21 febbraio 2009

cosa ne farò di tutto questo tempo che sarà la mia vita?


Et maintenant que vais-je faire
de tout ce temps que sera ma vie
de tous ces gens qui m'indiffèrent
maintenant que tu es partie.
Toutes ces nuites, pourquoi pour qui
et ce matin qui revient pour rien
ce coeur qui bat, pour qui, pour quoi
qui bat trop fort, trop fort.

>> Et maintenant >> Fleurs 2 >> Franco Battiato

venerdì 20 febbraio 2009

quando sarà buio


Mando un fax a Kim: Umore nettamente migliorato.
Comprato pallone rosso.
Mi sdraio sul divano con il pallone posato sul petto.
Adesso aspetto che arrivi sera.
Quando sarà buio voglio andare giù in cortile a lanciare il pallone contro il muro.
Non vedo l’ora.

>> Naif.Super >> Erlend Loe

giovedì 19 febbraio 2009

Ma siamo ancora così primitivi?

io e queste persone passiamo insieme 1 ora 2 volte alla settimana in una sala d’aspetto. siamo più o meno coetanee e inserite in un contesto sociale molto simile, ma io con queste persone non riesco a parlarci. credo che la vita ci abbia offerto più o meno le stesse opportunità per crescere e farci una visione del mondo e di noi stesse e non riesco a spiegarmi cosa faccia la differenza, mi chiedo perché io non riesca ad inserirmi nei loro discorsi, perché io sono sempre così distaccata dalla realtà mentre loro sono così dentro, così impastate nel quotidiano. loro chiacchierano per un ora. raccontano di cosa fanno di solito. come se fosse interessante. come se ci credessero. io mi porto un libro da leggere. ma le sento.
recentemente forse prendendo spunto da qualche scontro in qualche talk show decretavano scaldandosi scandalizzate che alla domanda “vorresti che tuo figlio fosse etero o omo?” era ovvio rispondere etero.
a me non sembra affatto ovvio. io vorrei che mio figlio si amasse. cercasse di capire chi è, stesse attento ai mutamenti del suo io, fosse in sintonia con se stesso; ma non è tutto qui, vorrei che mio figlio avesse la fortuna d’innamorarsi tanto da riuscire ad uscire da se ed esplorare il meraviglioso mondo di qualcun altro. fonte per lui d’incanto, di magia, di nuove scoperte. che sesso abbia il proprietario del meraviglioso mondo per me è davvero indifferente. così come mi sono indifferenti la sua altezza, il suo colore degli occhi o gli altri dati che sono riportati sulla carta d’identità. altrettanto vorrei che fosse indifferente per mio figlio. davanti ad un tale regalo, che la vita non sempre concede, che senso ha farsi condizionare dal colore rosa o azzurro del fiocco con cui è impacchettato? davanti ad un tale regalo c’è solo da far festa. perciò trovo insensata la classificazione in etero e omo. vorrei che nessuna delle due categorie impedisse a mio figlio o a mia figlia di scoprire nell’altro un mondo degno e irrinunciabile; il sesso, inteso come atto sessuale, credo che verrà di conseguenza o siamo ancora così primitivi da farci guidare dall’istinto riproduttivo?
quello che mi auguro per mio figlio, lo auguro anche a me, lo auguro anche a voi che leggete, lo auguro a mia mamma e mio papà, lo auguro a quel cantante e a Benigni, lo auguro a chi è convito di essere etero, ma lo auguro anche a chi è convinto di essere gay.
poi c’è stato san Remo e l’intervento di Benigni..(certo il video sarebbe meglio, ma in certi posti di lavoro non si può vedere ;-) forse visto che l’ha detto la tv qualcosa depositerà nel cervello di queste persone:


Quando ci s'innamora si diventa uomini liberi. Ho sentito questa polemica sugli omosessuali... siccome è una storia, quella degli omosessuali, che è incredibile perché va avanti da millenni.

Da millenni gli omosessuali, lo dico con allegria, non sono fuori dal piano di Dio, non è che è un peccato, di peccati c'è solo una stupidita.

Gli omosessuali ci hanno dato dei doni enormi, enormi, e io gli sono grato, così come gli eterosessuali, è la stessa cosa.

Per rendere l'idea di quello di cui stiamo parlando, l'assurdità, ma davvero la ridicolaggine a volte. Voi immaginate, gli omosessuali sono stati seviziati, torturati, morti nei campi di concentramento, sapete perché? perché amavano un'altra persona! Non c'è delitto più infame!

Voi immaginate per gli eterosessuali la stessa cosa. Mettiamo il caso che un eterosessuale, io, una donna o uno di voi, s'innamora a 18 anni, 16, 15, all'età che vuole, focosamente, quella cosa che non si regge, di un'altra persona, l'uomo di una donna, la donna di un uomo, se si ribaltassero le cose, a un certo punto quando uno di voi s'innamora, lo prendono, lo torturano e lo uccidono perché s'è innamorato. Quello è il motivo, non ce n'è un altro.

Gli omosessuali sono stati torturati perché amavano un'altra persona. Lasciate stare il sesso, sono affari loro, sono due persone adulte. Straordinario! Ma guardate è un'assurdità (applausi scroscianti).

E' talmente incredibile che si parli ancora così degli omosessuali, incredibile la rozzezza di qualsiasi accenno! Sono persone che amano, amano persone dello stesso sesso. Non è che finisce la razza, come ha detto qualcuno. Sarebbe una scoperta darwiniana, che i dinosauri si sono estinti perché erano tutti omosessuali, no, no, ci sono altri motivi [risa del pubblico].

Io volevo dire, siccome nella storia dell'umanità gli omosessuali ci hanno fatto dei doni enormi e ci hanno indirizzato (così come gli eterosessuali, non c'è nessuna differenza). Potrei nominarne 500, si rimane stupiti dalla bellezza. Ecco volevo dire, di peccati non c'è che la stupidità.

E' proprio il sentimento dell'amore che caratterizza gli omosessuali, il piacere è un'altra cosa, ce l'abbiamo anche noi, ma è l'amore e quando c'è l'amore tutto diventa grande, finisce la mediocrità e allora non è la fede, nemmeno la fede rassicura, rassicura solo l'amore, più della fede.

Io, in questo senso, vi volevo leggere una lettera indirizzata a tutti noi, scritta alla fine del secolo scorso da una persona che amava un'altra persona del suo stesso sesso, adulto, un ragazzo di 20-21 anni, lui ne aveva 35. Ed è stato preso, torturato, messo in galera, in Inghilterra dove c'era una legge fino a poco tempo fa che ancora voleva mettere in galera gli omosessuali.

L'Inghilterra ha messo in galera, ai lavori forzati, il più grande poeta della sua epoca, la penna più fine di quell'epoca dove c'erano grandissimi scrittori, si chiama Oscar Wilde, è stato messo ai lavori forzati e dopo, quando è uscito, è morto di stenti dopo due o tre anni. In questa prigione ha scritto una lettera alla persona per la quale è stato seviziato, torturato, umiliato, offeso, messo ai lavori forzati e ucciso semplicemente perché amava, come un uomo una donna, una donna un uomo, un uomo un uomo, una donna una donna, un'altra persona. E la lettera che ha scritto Oscar Wilde indirizzata a tutti noi recita più o meno così:
Carissimo ragazzo, questo è per assicurarti del mio amore immortale ed eterno per te. Domani sarà tutto finito.
Se la prigione e il disonore saranno il mio destino, pensa che questa idea, il mio amore per te e questa convinzione, ancora più divina, che tu a tua volta mi ami, mi renderanno capace di sopportare le mie sofferenze e spero il mio dolore.
Poiché questa idea, anzi la certezza d'incontrarti ancora in un altro mondo è la meta e l'incoraggiamento della mia vita attuale. Oh possa io continuare a vivere in questo mondo per questa ragione.

Oggi un caro amico mi è venuto a trovare, gli ho dato parecchi messaggi per te. Mi ha detto una cosa che mi ha rassicurato: che a mia madre non mancherà mai niente. Ho sempre provveduto io al suo mantenimento e l'idea che avrebbe potuto soffrire delle privazioni mi rendeva infelice.

Quanto a te, grazioso ragazzo dal cuore degno di un Cristo, quanto a te, ti prego, non appena avrai fatto tutto quello che puoi fare, non rimanere qui, non esporti all'Inghilterra per nessuna ragione al mondo, parti per l'Italia e conquista la tua calma e componi quelle belle poesie che sai fare tu con quella strana grazia ti appartiene.

Se un giorno a Corfù o in qualche altra isola incantata potessimo trovare una casetta dove vivere insieme, oh, la vita sarebbe più dolce di quanto sia stata mai.

Il tuo amore ha ali larghe ed è forte. Il tuo amore mi giunge attraverso le sbarre della mia prigione e mi conforta. Il tuo amore è la luce di tutte le mie ore.

Se il fato ci sarà avverso, qualcuno scriverà, lo so, che ho avuto una cattiva influenza sulla tua vita. Se ciò avverrà tu scriverai, tu dirai a tua volta che non è vero. Il nostro amore è sempre stato nobile e bello.
Se io sono stato il bersaglio di una terribile condanna è perché la natura di quell'amore non è stata compresa.

Tendo le mani verso di te, oh, potessi vivere per toccare i tuoi capelli e le tue mani. Credo che il tuo amore veglierà sulla mia vita. Il tuo amore è la luce di tutte le mie ore.

Se io dovessi morire voglio che tu viva una vita serena e pacifica in qualche luogo fra fiori, libri e moltissimo lavoro. Fammi avere presto tue notizie. Ti scrivo questa lettera in mezzo a grandi sofferenze.
Carissimo ragazzo, amatissimo e più amabile, io sono ora come sempre dal giorno in cui ci siamo conosciuti, devotamente il tuo, con amore immortale, Oscar."


p.s. La citazione "L'amore è superiore alla fede" è tratta dall'Inno alla carità di san Paolo (precisamente dalla Prima lettera ai Corinzi, 13,1).

domenica 15 febbraio 2009

é triste ma è così



Però, per ritrovare in questo modo il viso di Naoko, ci vuole un po’ di tempo. E col passare degli anni, il tempo si allunga sempre di più. E’ triste, ma è così. Mentre prima per ricordarla, mi bastavano cinque secondi, i cinque secondi sono diventati dieci, poi trenta, poi un minuto. Il tempo si è allungato pian piano, come le ombre al tramonto.E mi chiedo se di questo passo alla fine il suo viso non sarà inghiottito dall’oscurità. Non cè dubbio che la mia memoria si stia allontanando da Naoko.Proprio come io mi sto allontanando dal ragazzo che ero allora.

>> Norwegian Wood, Tokyo Blues >> Murakami Haruki

e succederà anche a noi.

sabato 14 febbraio 2009

dove siamo andati a finire noi due?


Eppure ancora adesso la prima cosa che affiora nella mia mente è proprio quel prato tra le montagne. L’odore dell’erba, il vento che portava dentro di sé un gelo sottile, il profilo dei monti, l’abbaiare di un cane: sono queste le cose che per prima mi si affacciano alla mente. Chiarissime. Talmente chiare che ho quasi l’impressione, se allungo la mano, di poterne seguire i contorni con le dita ad una ad una. Ma in questo paesaggio non ci sono figure umane. Non c’è nessuno. Naoko non appare, io nemmeno. E mi chiedo dove siamo andati a finire noi due. Come è potuto succedere? Dove è andato a finire tutto quello che ci sembrava così prezioso, dov'è lei e dov'è la persona che ero allora, il mio mondo? Ma è inutile, ormai non riesco nemmeno a ricordare facilmente il viso di Naoko. Quello che mi resta è solo lo sfondo: un paesaggio senza figure.

>> Norwegian Wood, Tokyo blues >> Murakami Haruki

si guarisce


-Qui in sette anni di gente ne ho vista andare e venire tanta, per ciò ormai sono un'esperta. La differenza tra le persone che sanno aprire il cuore, e quelle che non lo sanno. Tu sai aprirlo. Ma solo quando dici tu, beninteso.-
-E se uno lo apre cosa accade?-
Sempre senza posare la sigaretta Reiko appoggiò le mani sul tavolo e con aria divertita disse:
-Si guarisce.-

>> Norwegian Wood Tokyo Blues >> Murakami Haruki

venerdì 13 febbraio 2009

la mia quiete è inquieta


finalmente una pausa.
la burrasca che mi sballottava qua e là, sembra quietata. sarà questo sole..
ma c'è una parte di me che non ci crede e sta di sentinella.
Vorrei tanto stendere i miei panni fradici e riposarmi al vento, ma
ho paura che se slego il mio fagotto che se liberò i mie piedi, non sarò pronta a fuggire in fretta.
ho paura che se apro il mio cuore se mi concedo un sorriso, da quella breccia possa entrare un tuono tremendo che spargerebbe i miei pezzi irrimediabilmente.
ho paura che se torna all'improvviso posso anche impazzire.

mercoledì 4 febbraio 2009

E' come se il mio corpo si dividesse in due parti


- Non riesco a parlare molto bene, - disse Naoko. - Ho questo problema già da un po' di tempo. Ogni volta che cerco di dire qualcosa, mi vengono sempre le parole meno adatte, se non addirittura opposte a quelle che vorrei dire. E se cerco di correggermi, mi confondo ancora di più e peggioro la situazione al punto che alla fine non so più nemmeno quello che volevo dire. E' come se il mio corpo si dividesse in due parti che giocano a rincorrersi. E al centro c'è questa colonna immensa e le due parti continuano a rincorrersi girandoci attorno. Ad afferrare le parole giuste è sempre l'altra parte, e io non riesco a starle dietro-.Naoko sollevò il viso e mi guardò negli occhi. -Puoi capire una cosa del genere?

>> Norwegian Wood >> Murakami Haruki

io lo so


- Come mai a te piacciono sempre le persone così - disse Naoko - Abbiamo tutti qualcosa di squilibrato, qualcosa che non funziona, tutte persone che non sanno nuotare come si deve e che vanno sempre più a fondo. Siamo tutti così, in un modo o nell’altro: io, Kizuki, Reiko. Come mai non ti piacciono persone più normali?
- Io non penso che sia così, - dissi dopo aver riflettuto un momento. - Per me non avete proprio niente di squilibrato, né tu né Kizuki né Reiko. Le persone che sembrano squilibrate a me sono tutte quelle che vanno in giro per il mondo senza nessun problema.
- Ma noi lo siamo, squilibrati. Io lo so, - disse Naoko.

>> Norwegian Wood >> Murakami Haruki

lunedì 2 febbraio 2009

fatto! #1

Tutte le cose che fatte da certe persone mi manderebbero fuori di testa per l’ammirazione, ma che se le faccio io non è mai la stessa cosa!
Ovvero mille e uno modi per cercare di volersi bene e sentirsene appagati.



#1 Lisciare benebene la carta del cioccolatino