domenica 30 marzo 2008

buonanotte lou

buona notte lou, buona notte piccola,
piccola perchè che ti chiami piccola da sola,
e a nessuno lo permetteresti
piccola perchè ti domandi se stanotte ce la farai a dormire,
piccola perchè adesso le parole non vengono, ma poi al buio ti tormentano e ti sembrano così urgenti e nitide,
piccola perchè devi ancora imparare tutto
adesso abbracciati e vai a letto..magari domani ti spieghi eh?

<< aspetta,

aspetta prima che mettiamo giù devo dirti una cosa..
hanno aperto un cinema in antartide. >>
>> Constellation de la mouche à miel

addio per sempre alla tranquillità

"Già, perché chi mai crederebbe che senza imprevisti l'uomo resti
perfettamente inerte? Ci sono imprevisti fisici e imprevisti mentali.
Ma la gente nega decisamente l'esistenza di questi ultimi: non se ne
parla mai come motori dell'evoluzione. Eppure non c'è niente di più
fondamentale, nel divenire umano, degli imprevisti mentali.
L'imprevisto mentale è polvere entrata per caso nell'ostrica del
cervello, nonostante la protezione delle valve chiuse della scatola
cranica. Improvvisamente la sostanza molle che vive nel cuore del
cranio è turbata, sconvolta, minacciata da questo corpo estraneo che
si è infiltrato; l'ostrica, che vegetava in pace, fa scattare
l'allarme e cerca di correre ai ripari. Inventa allora una sostanza
meravigliosa, la madreperla, e ne riveste la particella intrusa per
incorporarla. Crea così la perla. Può anche succedere che l'imprevisto
mentale sia prodotto dal cervello stesso, e sono proprio gli
imprevisti più gravi e misteriosi. Una circonvoluzione di materia
grigia genera, senza motivo, un'idea terribile, un pensiero
sconvolgente e, in un attimo, addio per sempre alla tranquillità dello
spirito. Il virus entra in azione. È impossibile fermarlo. L'essere
allora, obbligato e forzato, esce dal suo torpore. Cerca e trova mille
risposte inadeguate al raccapricciante e informulabile quesito che
l'ha assalito. Inizia a camminare, a parlare, ad assumere mille
atteggiamenti inutili attraverso i quali spera di cavarsela. Non solo
non ne viene fuori, ma peggiora addirittura la sua situazione. Più
parla, meno capisce e più cammina, più rimane inchiodato sul posto.
Molto presto rimpiangerà la sua vita da larva, ma non oserà
ammetterlo."
>> La Metafisica dei tubi >> Amélie Nothomb

Tu sei il mio giardino segreto

"Tu sei il mio giardino segreto. Il posto dove vado quando soffro e dove immagino di cantare e ballare quando sono felice.
Sei le braccia che mi stringono quando ho paura, ed il cuore che sento battere insieme al mio quando mi sento sola.
Tu sei il mio bisogno di amore, la porta sempre aperta, il tempo trascorso e quello che deve venire.
Per questo
tu sei per me quello che sei.

Ora aveva detto quello che esattamente c'era da dire, non le importava che le parole non fossero sue, le parole sono di quelli che le comprendono."
>>Sulla terra, a caso >> Roberta Lepri

sentirmi viva

"una vita senza scosse, mi sembrava importante,all'inizio, ma via via sempre più inutile, perchè intanto io sparivo, un poco alla volta. Poi alla fine ho capito che vale la pena di sacrificare tutto il resto, ma non la capacità di sentirmi viva."
>> Sulla terra, a caso >> Roberta Lepri

giovedì 27 marzo 2008

Si comincia da qui: le mie confessioni.

Dunque cominciamo da qui. se no non mi smuovo più. Cominciamo con la prima confessione: io sono..(no senza io) sono una cervellotica..come tanti, ..bene!
e quindi? sono una cervellotica, ma mica sono l'unica, magari fossi l'unica, è che siamo in tanti, tutti uguali, simili. sono una cervellotica qualunque, una banale cervellotica. banale a dirlo.banale a esserlo e banale a dire che l’ho detto. Questa è la seconda confessione: che io sono (no senza io)..sono..(accidenti non riesco a scriverlo, ma come l’ho appena detto e non riesco più ridirlo?) allora diciamo é altamente probabile che io sia banale. pfffiu fatto.
Adesso tocca alla terza confessione che viene da se, che preme, anche se prima ce ne sarebbero altre, ma prima che lo decidiate da soli voglio essere io a portarvici…io..(no senza io): non so scrivere. c h e l i b e r a z i o n e !!!
Adesso lo scopo di questo blog ancora non lo so qual' è. è come nascere e come partire. c’era l’esigenza dentro di me di incontrare gente e incontrare me. Quarta confessione: io in continuazione sarò tentata di dimostrare che non sono banale e che un pò so scrivere, maaa (primo buon proposito!) in continuazione resisterò alla tentazione e sarò fedele a me stessa, senza trucchi e senza sconti.
tirerò fuori da me le parole più vere. per raccontare quello che ha bisogno di uscire.
userò le mie parole. il mio limitato vocabolario in cui vestito non prende il posto di abito, perché lo so benissimo che si dice abito da sposa e non vestito da sposa, ma io (e stavolta io ce lo lascio) io in bocca a me voglio sentire la grezzità di vestito e perché a me i concetti mi nascono dentro grezzi, e di cercare belle parole per (far) piacere agli altri non mi interessa.

cervellotica che brutta parola, ad esempio, non avrei potuto sostituirla con un’altra più suadente, tipo complicata?

l'unica gente possibile sono i pazzi

"Ma allora danzavamo lungo le strade leggeri come piume, ed io arrancavo loro appresso come ho fatto tutta la mia vita con la gente che mi interessa perché per me l'unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi di parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni traverso stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Ohhh!"
>> Sulla strada >> J.Kerouac

mercoledì 26 marzo 2008

il mio risveglio del 25 marzo 2008



ancora sdraiata, torno al mondo, ritorno, di nuovo.
ancora non penso, mi ascolto devo ricomporre i pezzi. anima pancia gambe testa.
ma subito sento che ho qualcosa nel cuore. qualcosa oggi non va.
dovevo aspettarmelo. benvenuta rivolta.
ho qualcosa nel cuore.
sono tonfi da dentro sordi che lo fanno vibrare
con un ronzio impercettibile, un tremolio spaventato, un ansia scoordinata.
sono deboli spinte che lo sformano,
sono le ali che si stropicciano contro le pareti

le farfalle nere si sono svegliate.

domenica 23 marzo 2008

anima.In minuscolo.Senza Nome.

sei il mio primo VERSO>> , il mio primo tendere.
il mio primo slancio. a vuoto. non importa.
mi stai in mente. da oggi.
la madrina che ho scelto. senza pensare.

la mia giusta intuizione

sono nata. adesso tocca a me.
adesso mi tocca esplodere.