venerdì 30 maggio 2008

paris mon amour

giovedì 29 maggio 2008

due fogli a quadretti

eri in fila davanti a me, incantata ti guardavo chiedere libri.
che non c’erano, e non c’erano e non c’erano mai, andavano tutti ordinati..libri stranieri.
tenevi in mano la tua lista, due fogli a quadretti, un po’ strappati su un lato, chissà da dove li hai staccati, hai un quaderno?
dentro ci scorreva la tua grafia, hai usato un pennarello nero dalla punta sottile, le parole stavano sul foglio tranquille e sorridenti come se fossero a casa loro, come se non fossero in colpa di nulla, come se aspettassero qualcuno.
guardavo i tuoi jeans, la polo blu, i tuoi capelli neri , non so se avevi un braccialetto, ma sì avresti potuto.
come avrei voluto che mi raccontassi perché quei libri, come avrei voluto che mi passassi la tua lista, ho pensato alla tua casa, immaginando un tappeto turco.

forse anche tu sei uscito da te, per questo mi hai sentita, fuori da me.
e ti sei voltato avevi gli occhi un po’ sporgenti.
di corsa siamo tornati dentro.
mi hai detto: mi scusi ha dovuto aspettare, ma da dietro le persiane chiedevi piaciuto lo spettacolo? torneresti a bere una tazza di caffe caldo sul tavolo di legno alla luce gialla della mia cucina?
e io: non c’è problema si figuri, ma da dietro le persiane è stato un piacere, certo che tornerei..
..se solo potessi staccarmi.

martedì 27 maggio 2008

come sei riuscito? >> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman

Ma ci sono anche altre possibilità: rifiutare questa tortura non collaborare. Smettere di tormentare la ferita di questa attesa.
Alla lista delle cose perdute aggiungo stamattina, col cuore pesante: libertà interiore.

Un altro giorno. Non ci sei. Non smetto di guardare il cielo. Come sei riuscito a trasformare il mondo intero in un'enorme morsa che, a poco a poco, si stringe intorno a me?

>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman


altre orecchie in >> Che Tu sia per me il coltello >> David Grossman
anche-me-stessa
come-sei-riuscito
solo-due
con-i-tuoi-occhi
pretesa
mi-inondava-di-gioia
voglio-risvegliarmi-alla-vita-e-donarti
avvicinarsi-ed-esporsi
donna-della-mia-vita
qualcosa-che-non-sa

lunedì 26 maggio 2008

sfuggisse maggio


Su un ramo secco e arido
è fiorito un fiore
stanotte con timore
che gli sfuggisse maggio.

Non ci contavo ormai,
lo davo per spacciato
al mio sguardo, inutile.
Quasi l'avrei tagliato.

>> Bertolt Brecht

giovedì 22 maggio 2008

la libertà delle donne >> La bambina che non esisteva >> Siba Shakib

In queste notti Samira e Bashir parlano e parlano, si tengono per mano, si scrutano negli occhi, dormono l'uno accanto all'altra.
>> La bambina che non esisteva >> Siba Shakib


Perché lo stai dicendo proprio a me? chiede Samira.
Perché vedo che anche tu celi un gran segreto. E chiunque abbia un gran segreto da celare é degno di fiducia e saprà celare anche quelli degli altri.

>> La bambina che non esisteva >> Siba Shakib

..viviamo in un paese dove nemmeno gli uomini sono liberi. Se lo fossero, non avrebbero bisogno di prendersi la libertà delle donne.
Chi é libero non ha bisogno di negare la libertà ad altri.

>> La bambina che non esisteva >> Siba Shakib

sto cercando

cerco il posto dove stanno scritte le parole più belle del mondo..

chissà dov’è,
e chi le ha scritte,
chissà quando lo troverò?

mercoledì 21 maggio 2008

solo due>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman

Forse non sono davvero capace di arrivarci da sola. E forse, davvero, quelli come me, quelli che hanno bisogno di un altro che li conduca alla felicità...no, non solo alla "felicità", alla conferma più profonda di se stessi, saranno sempre...
(Lo vedi? La frase non è finita, ma il verdetto é già scritto.)
Perchè io, probabilmente, posso essere solo due in quel punto.


>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman


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avvicinarsi-ed-esporsi
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domenica 18 maggio 2008

con i tuoi occhi>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman

Quasi tutto quel che facevo o dicevo, cercavo innanzitutto di vederlo con i tuoi occhi, di pensarlo con la tua mente, di sentirlo con la tua bocca affamata. Se qualcuno mi irritava sul lavoro o per strada, pensavo a te, ripetevo il tuo nome e mi calmavo. Ma non ho mai incontrato una persona alla quale abbia desiderato affidare la mia anima.

Ci sono dei geni a cui vengono date le tessere di un puzzle con l'immagine di un pappagallo e loro ne ricavano un pesce. Io ti ho consegnato un parassita e tu hai ricomposto un uomo. Usando gli stessi pezzi ma migliorandone il risultato.


>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman


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venerdì 16 maggio 2008

a te che senti

a te che senti che ti sto parlando. ma non mi conosci.

ti vorrei insegnare per iscritto come leggere le mie parole con la mia voce.
come devi leggere disastro con un forte accento sulla i, il sa contratto schiacciato frantumato, e il finale secco con punto esclamativo.
come devi leggere meraviglia, con una sosta sulla seconda i, di chi ha già fatto un buona parte della strada e non ha fretta di arrivare.
quali non devi leggere con un guizzo nello sguardo e una ruga impercettibile tra le sopracciglia
come devi leggere le minuscole dopo il punto..e da chi le ho rubate e perché.


la senti la mia voce quando leggi?

giovedì 15 maggio 2008

pretesa>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman

Mi preoccupo soprattutto per te, temo che tu non sappia badare a te stessa e sia capace davvero di ogni follia.Non c'è niente da fare, bisogna guardare in faccia la realtà. Tu sei svelata ed intransigente da far paura.
Sai bene che i miei sentimenti non potranno mai reggere il confronto coi tuoi, con la tua complessità, la tua profondità, la tua dedizione, e anche la muta pretesa che io sia fedele a me stesso almeno quanto lo sei tu, che io provi esattamente quello che provi tu e che soffra nell'esserti separato. Ecco quello che mi comunichi senza sosta, con queste o altre parole: tu vuoi essere me!

>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman


tuoi limiti, i tuoi limiti non i miei..

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molto meglio supporre

Preferisco rimanere un’impressione, preferisco le impressioni.
Le impressioni emozionano. E’ inutile conoscere: molto meglio supporre.

>> Non si muore tutte le mattine >> Vinicio Capossela


menomale che ci sei tu a ri.inspiritarmi quando serve

mercoledì 14 maggio 2008

ero




ero una,

ma mi sono sbriciolata

martedì 13 maggio 2008

mi inondava di gioia >> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman

E tu sapevi, naturalmente, di cosa stessi ridendo, e mi inondava di gioia l'idea che tu conoscessi tutto di me, i miei pensieri e minimi particolari, mentre solo un attimo prima mi aveva dato un tale fastidio...Non lo capisco, non mi capisco con te. Era come avevi detto tu: nel punto in cui ti sono più vicino, sono anche più sfuggente che mai. Stai attenta, finirò col prenderti a calci come un pazzo dove sei più vulnerabile. Fidati sempre e soltanto della mia mancanza di fedeltà, così sarai al sicuro.

>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman


al sicuro chiusa a doppia mandata la porta, blindata dalla paura.
quanto si può resistere?

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donna-della-mia-vita
qualcosa-che-non-sa

col tempo sai

Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
non ricordi più il viso
non ricordi la voce
quando il cuore ormai tace
a che serve cercare ti lasci andare
e forse è meglio così
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
l'altro che adoravi che cercavi nel buio
l'altro che indovinavi in un batter di ciglia
tra le frasi e le righe e il fondotinta
di promesse agghindate per uscire a ballare
col tempo sai tutto scompare.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
ogni cosa appassisce io mi scopro a frugare
in vetrine di morte quando il sabato sera
la tenerezza rimane senza compagnia.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
l'altro a cui tu credevi anche a un colpo di tosse
l'altro che ricoprivi di gioielli e di vento
ed avresti impegnato anche l'anima al monte
per cui ti trascinavi alla pari di un cane
Col tempo sai tutto va bene.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
non ricordi più il fuoco
non ricordi le voci della gente da poco
e il loro sussurrare
non ritardare copriti col freddo che fa.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
e ti senti il biancore di un cavallo sfiancato
in un letto straniero ti senti gelato
solitario ma in fondo in pace col mondo
e ti senti tradito dagli anni perduti
allora tu col tempo sai non ami più.


>> Col tempo sai >> Franco Battiato

leggera e libera


È una bandiera di libertà

La mia camicia sul filo della biancheria,

leggera e libera dai legami del corpo.

>> Kiarostami

questa poesia voglio scriverla anch'io

lunedì 12 maggio 2008

la mia camelia

ogni anno la mia camelia si riempie di boccioli,
lasciando presagire uno spettacolo fin troppo generoso.
ogni anno da un giorno all’altro la trovo spoglia con tutti boccioli abbandonati a terra
ogni anno testardamente ripete questo ciclo.

la mia camelia mi rimprovera così.

venerdì 9 maggio 2008

scrivo sciocchezze >> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman

Voglio risvegliarmi alla vita e donarti, a parole, tutto il mio patrimonio genetico, quello che sono nel bene e nel male. E voglio che in ogni frase si snodi la spirale invisibile del mio Dna.
Scrivo sciocchezze inaudite, lo so, perchè ora desidero che anche la mia stupidità ti penetri, il mio entusiasmo, la mia paura, la mia infedeltà, la mia grettezza.

>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman


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qualcosa-che-non-sa

anabole

oggi vorrei solo:
anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole anabole mentali.

qualcuno mi capisce?

giovedì 8 maggio 2008

avvicinarsi ed esporsi >> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman

Forse, accostando e fregando le pupille - come ho sognato una volta - sgorgheranno delle lacrime completamente diverse da quelle note da chi ne fa spesso uso. Intendo dire...forse saranno più dolci del miele, prodotte da ghiandole lacrimali sussidiarie e nascoste di cui non conoscevamo l'esistenza. L'unico organo del corpo creato con la consapevolezza che mai, per tutta la vita, se ne farà uso. Un triste scherzo privato di Dio, che sapeva fin dall'inizio con chi aveva a che fare. Perchè è possibile vincere la forza di gravità, ma non la forza di repulsione che l'anima esercita quando vede un'altra anima avvicinarsi ed esporsi.

>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman


bè se non si era capito questo libro mi piace proprio

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donna della mia vita >> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman

Anni fa pensavo di sottoporre ogni donna attraente a un particolare esame per stabilire se sarebbe stata la "donna della mia vita". Pensavo che l'avrei guardata profondamente negli occhi, avvicidandole il viso. Più vicino, sempre più vicino, finchè il mio occhio avrebbe toccato il suo. Proprio toccato. Non solo le ciglia o le palpebre, ma i globi oculari, l’iride e i dotti lacrimali. Naturalmente sarebbero subito sgorgate le lacrime. Il corpo è fatto così. Ma noi non avremmo ceduto, non ci saremmo arresi ai riflessi condizionati e alla burocrazia del corpo finchè non fossero emerse le immagini più offuscate e remote delle nostre anime. Questo voglio ora. Vedere l'oscurità che c'è nell'altro. Perchè accontentarsi Myriam? Perchè non chiedere, per una volta, di poter piangere con le lacrime di un altro?

>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman

mercoledì 7 maggio 2008

qualcosa che non sa >> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman

Svelare ad una persona qualcosa che non sa di se stessa è un grande dono d’amore.
Il più grande.

>> Che tu sia per me il coltello >> David Grossman

e quindi non ho dubbi

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come-sei-riuscito
solo-due
con-i-tuoi-occhi
pretesa
mi-inondava-di-gioia
voglio-risvegliarmi-alla-vita-e-donarti
avvicinarsi-ed-esporsi
donna-della-mia-vita
qualcosa-che-non-sa

martedì 6 maggio 2008

forse leggendo >> Tuttalpiù muoio >> Albinati Timi

Forse leggendo speri di trovare delle risposte perchè sei così vigliacco che non riesci a trovartele da solo, forse perchè sei come la maggior parte degli esseri umani che non ha abbastanza palle per vivere, e preferisce leggere, sognare, farsi i suoi viaggi da solo o da sola.
Se ti aspetti una storia per sognare, o una vita da rubare, scordatelo.

>> Tuttalpiù muoio >> Albinati Timi

imbarazzante no?

lunedì 5 maggio 2008

senza capire dove vado a finire

E voglio essere 100 lire, di tasca in tasca senza capire,
dove vado a finire, in quale borsa benedire
E voglio essere 100 lire, il resto andante dell’ambulante...


>> L’atlante >> Piccola Orchestra Avion Travel


che poi si poteva dire anche così
e sarebbe stato più gradevole e dignitoso
a questo pure servono le citazioni..ad essere dignitosi

sanguisughe

come si dirà in francese sanguisughe?
io ho paura delle sanguisughe.
sono bloccata dalla paura delle sanguisughe.
perchè sono bloccata dalle sanguisughe?
non le posso forse portare dove voglio le sanguisughe?
non le posso forse portare con me?

j'adore les sangsues.

ma che paura ho delle sanguisughe?
non ho forse troppo sangue io?
io mio sangue é troppo, é sempre troppo per me e le mie sanguisughe.
io sono sempre troppo.
io mi sento sempre troppo.

j'adore les sangsues.

non ho forse bisogno delle sanguisughe?
povere sanguisughe quanto vi sfrutto.
povere sanguisughe quanto vi ingordo.

j'adore les sangsues.

vorrei correre e non corro.
mi muovo più lenta, da sempre rallento.
ho paura che le mie sanguisughe si stacchino.

ho paura di restare da sola e stagnare,
ho paura di restare sola e scoppiare
io voglio scorrere

j'adore les sangsues.

non m'importa dove.