martedì 29 aprile 2008

il mondo è il posto dove ho visto te

E le mie mani hanno applaudito il mondo
Perchè il mondo è il posto dove ho visto te
Dove ho visto te
Dove ho visto te


>> Dove ho visto te >> Jovanotti

allora ci vediamo là? non ti preoccupare ti trovo io.

lunedì 28 aprile 2008

la mia prima fame >> Tuttalpiù muoio >> Albinati Timi

Non sono abituato ad avere pazienza.
Odio il tempo che passa.
E non capisco perché devo stare male adesso sperando che il paradiso verrà poi.
Quando chiedevo i doni a Babbo Natale sapevo già che non mi avrebbe risposto.
Non arrivava mai niente di quello che avevo desiderato.
Se passando davanti ad una vetrina mi piace una cosa, la voglio adesso, se mi dicono che potrò prenderla tra un anno, non mi piace più.
Il paradiso deve essere adesso, se no, non é un paradiso, é un accontentarsi.
Questa é la mia prima fame, che mi ossessiona e mi fa diventare matto.

>> Tuttalpiù muoio >> Albinati Timi


incrocio le dita e spero in un adesso

io diventerò qualcuno

Io diventerò qualcuno.
Non studierò, non leggerò, a tutti voi dirò di no:
ecco perché diventerò qualcuno.
Se vuoi parlare un po' con me ti devo addare al mio MySpace.


>> Caparezza >> le dimensioni del mio caos

venerdì 25 aprile 2008

25 aprile

metto le mani avanti..

- Gli offri un dito e si pigliano tutto il braccio, questa é la vera verità. Noi italiani stavamo bene a pascolare le pecore. Poi abbiamo voluto fare un paese industriale, paese industriale. Noi italiani siamo fatti così, "rossi" "neri" alla fine tutti uguali.
- Ma chi é che sta parlando? Chi é? Rossi e neri sono tutti uguali, ma che siamo in un film di Alberto Sordi?
- Magari!
- MA CHE SIAMO IN UN FILM DI ALBERTO SORDI? MA CHE SIAMO IN UN FILM DI ALBERTO SORDI? MA CHE SIAMO IN UN FILM DI ALBERTO SORDI? SI... BRAVO, BRAVO. TE LO MERITI ALBERTO SORDI CIAO. TE LO MERITI ALBERTO SORDI. TE LO MERITI ALBERTO SORDI.

>> nanni moretti >>ecce bombo

giovedì 24 aprile 2008

la mia trinità

non ho voglia di scrivere le cose che so già di me.
voglio scrivere quello che sta affiorando o scrivere per scavare.
ma sarò breve e farò un’eccezione perché non può essere che sia già passato un mese ed io non abbia ancora parlato della mia trinità. sono altro da louniverso. Sono altri universi distinti, migliori, più grandi, più noti, più esplosi, non si può neanche fare un paragone. non faccio un paragone. non voglio sporcarli, non voglio metterci su le mani, non voglio appropriarmene, non voglio nemmeno osannarli non ce n’è bisogno di altre mie parole.
io li ho solo scelti. anzi no, io ho solo realizzato di averli scelti e associati. la mia trinità. loro sono
il padre (che saprei amare) il figlio (che avrei voluto essere) e lo spirito (santo?) che mi accompagni sempre. amen.

il padre. francesco guccini. la caparbietà, la pazienza, la modestia, l’onestà, la ricerca, il timbro, il passo, le scelte, la fiducia, la saggezza, la bonarietà, la comprensione, l’arguzia, la fede.

il figlio. nanni moretti. l’identità, la ribellione, la mente, l’osservazione, la lucida follia, la necessità, la fedeltà.

lo spiritosanto. vinicio capossela. l’ispirazione, l’ebrezza, la fanfara, il cuore, l’amore, il dolore, la magia, i sogni , la carne, la terra, l’ acqua, l’oscurità, il clamore.

bene, adesso che ho chiarito chi sono per me. adesso che non corrono il rischio di essere mischiati agli altri mi sento libera di farmi illuminare la strada anche da loro.

mercoledì 23 aprile 2008

un soldino..

..nel mio cappello da mendicante
un granello di sabbia nel mio secchiello
il dolore lo spavento del mio secchiello vuoto
che arrivi il momento di capovolgerlo e
e sotto il mio, misera una montagnetta informe



Oracolo

Il dolore è questa stretta di ora.
Che c'ha dentro? Di cosa è fatto?
chi piange dentro te?
L'anima non piange mai. Non teme.
Non può mai perdere nulla - né guadagna.
Chi piange allora?
Chi è infelice? L'anima non lo è mai.
Chi è triste ora?
E perché è triste di non sa cosa?

Il dolore.Questo guardare
un'altra cosa e sentirla altra cosa.
Questo non essere in pura unione. Questo
confine messo dentro il nome. Albero.
Fiore. Cielo. Rosa. E poi tu. Tu. Altra cosa,
staccata da tutto il resto. Tu pensoso.
Tu mente pericolosa che dici: mia casa, mio prato,

mio campo grande, mia acqua. Mio corpo. Tu.
L'anima è, non possiede. E la vita è per lei
un volo d'altalena. Di cosa, dunque,
dovrebbe essere infelice? Il dolore
non è mai suo sposo, non sa, non lo conosce.
e dunque? chi soffre quando soffri così,
per niente, senza una ragione

Di che pianger suoli? Di che ti lagni?
Che cosa temi? Che guadagni vuoi nel tuo
bilancio umano, che vittoria,che quantità,
che colori? Di che pianger suoli? Di che pianger
amico mio umano? Tu piangi per te.
Sempre per te piangi.

Sorgi, amico mio. abbi cura del mondo
come fosse casa tua
e godi quel suo giocondo
essere pieno di tremenda vita.

Sorgi. Guarisci la ferita.

>> Mariangela Gualtieri

martedì 22 aprile 2008

lacrime e fuoco

oggi ho pianto..più volte..un pò addosso..poi per motivi legati contorti ma annodati che se ne vale ancora la pena domani (chissà?) spiegherò, ho trovato questa e mi sembra che le mie lacrime siano valse a qualcosa.

FUOCO CENTRALE

Io sono spaccata, io sono nel passato prossimo,
io sono sempre cinque minuti fa,
il mio dire è fallimentare,
io non sono mai tutta, mai tutta, io appartengo
all'essere e non lo so dire, non lo so dire,
io appartengo e non lo so dire, non lo so dire,
io appartengo all'essere, all'essere e non lo so dire
io sono senza aggettivi, io sono senza predicati,
io indebolisco la sintassi, io consumo le parole,
io non ho parole pregnanti, io non ho parole
cangianti, io non ho parole mutevoli,
io non disarticolo, non ho parole perturbanti,
io non ho abbastanza parole, le parole mi si
consumano, io non ho parole che svelino, io non ho
parole che riposino,
io non ho mai parole abbastanza, mai abbastanza
parole, mai abbastanza parole
ho solo parole correnti, ho solo parole serie,
ho solo parole di mercato, ho solo parole
fallimentari, ho solo parole deludenti,
ho solo parole che mi deludono,
le mie parole mi deludono, sempre mi deludono
sempre sempre mi deludono, sempre mi mancano
io non sono mai tutta, mai tutta, io appartengo
all'essere e non lo so dire, non lo so dire, io
appartengo e non lo so dire, non lo so dire,
io appartengo all'essere, all'essere e non lo so dire
oh! ascolto!
oh! pazienza dell'udire!
oh! udire! udire!
oh! totalità!
oh! parola piena!
oh! perdita!
oh! perdita che mi caratterizzi!
oh! solitudine da cui parlo!
oh! essere! oh! esserci!
oh! cosa che non ti consumi!
oh! il tutto che ho dimenticato!
oh! discorso che non puoi essere tradito!
oh! discorso che non puoi essere tramandato!
oh! discorso che non puoi essere articolato!
oh! sapere! oh! verità!
oh! cangiante, tu, mutevole, tu sempre incinta!
oh! intelligenza dei sentimenti!
oh! il mondo della vita!
>> Mariangela Gualtieri >> Fuoco Centrale, Bologna, I quaderni del Battello Ebbro, 1995

lunedì 21 aprile 2008

e poi..

..rimando sempre

sourires



quando succede, la sensazione è, come quando rasserena all’improvviso, mentre tu eri già rassegnata alla luce grigia ed al freddino, e senti in un tutt’uno una carezza calda sulle spalle e la leggerezza sopra di te, un lampo illumina i colori e il cuore si allarga e può respirare.
i sorrisi degli sconosciuti:
inaspettati, condivisi, insperati, contano tutti quelli che aprono uno spiraglio nella mia giornata.
vorrei farne una collezione perché ho bisogno di circondarmi di cose belle, ma sospetto che sarebbe inutile perché..

Il ricordo della felicità non è più felicità, il ricordo del dolore è ancora dolore
>> Albert Einstein

(au musicien)
però ce n’è uno che mai dimenticherò..una sequenza di pochi minuti, poetica struggente che si è conclusa con un tuo sorriso così pulito, così coraggioso che il mio non ha potuto che farsi spazio tra le lacrime e buttarsi fuori come l’arcobaleno da una cascata.
non può essere che talvolta non ci ripensi.

mercoledì 16 aprile 2008

a tutto volume

in macchina canto, ballo muovendo le spalle, mi scateno tenendo il ritmo sul volante, mi piace farlo in controtempo.

oggi in direzione opposta alla mia, su un furgone bianco, ho visto un tipo che faceva lo stesso. è stato come se fosse del mio stesso pianeta. ho pensato che siamo in tanti sparsi. simili. ne ho sorriso e un pò goduto.

adesso però mi rabbuia un pò il sospetto di far parte di una maggioranza.

lunedì 14 aprile 2008

intrasferibile

Bisogna cercare cose oscure
In qualche parte della terra,
in riva al silenzio azzurro
o dov’è passato il treno
di una furiosa tempesta:
restano sogni sottili,
monete di tempo e d’acqua,
detriti, celeste cenere,
e l’ebbrezza intrasferibile
di prender parte ai travagli
della solitudine e della rena.
>> Pablo Neruda

é quasi scandaloso ammetterlo, ma le cerco, ne ho bisogno e non le trovo, le cose oscure nella mia vita non lasciano il segno, non diventano monumenti, ed io non mi sentirò mai un'eroina, una profuga, una naufraga, una soppravvissuta, ma sempre come al solito una clandestina.
ma c'è dell'altro, sono attratta in modo irrefrenabile da chi ha vissuto questi oscuri travagli, e il sentirli narrare mi fa soffrire tremendamente.
il non sapermi disperare delle mie vicende mi rende schiava del dolore altrui.
ma l'ebrezza é intrasferibile..ed sentirò sempre che alla mia vita manca qualcosa di epico.

perchè mi succede questo?

domenica 13 aprile 2008

mattina

all'inizio la giornata era bella:
ho preso un libro,
ho preso una sdraio,
ho preso un pò di sole..
..domani te lo porto.

mercoledì 9 aprile 2008

si capirebbe

"..salto i passaggi, provo un sentimento e subito la smania di esprimerlo, potrei farlo in un certo modo, ma so che se lo manifestassi così si capirebbe troppo facilmente cosa provo, allora in una frazione di secondo esamino e scarto la prima soluzione, scarto anche la seconda e faccio quella che sarebbe la terza mossa possibile e gli altri restano spiazzati perchè si aspettavano semmai la prima e nel frattempo io sono avanzato già di tre o quattro mosse.
Ho un disperato bisogno di dire la verità."
>> Tuttalpiù muoio >> Albinati Timi

giovedì 3 aprile 2008

in cerca di sbrodolate


pensavo che tutti facessero una sbrodolata come la mia al loro primo post, o al secondo, al terzo perlomeno! Una sbrodolata liberatoria .
Sbrodolata al primo post, per gli impulsivi e sicuri di sé. Per quelli che si sanno muovere tranquillamente ai buffet in piedi e passano con non chalance da una conversazione all’altra.
Sbrodolata al secondo post per quelli che ci tengono un minimo a far bella figura ma in fondo si piacciono così come sono e che problema c’è? per quelli che s’inquadrano subito professione, hobbies, viaggi, passioni, e dopo cinque minuti ti raccontano di quando hanno avuto la dissenteria durante la crociera sul nilo.

Sbrodolata al terzo post gli spontanei a scoppio ritardato come me, quelli che non gli viene mai la risposta che stende al momento giusto, o la battuta brillante che gli consenta di cavarsi d’impaccio con un minimo di dignità, quelli che non sanno litigare…sul momento..già sul momento..perché poi invece..mentre schiacciano il bottone dell’ascensore, mentre tornano a casa in macchina sotto un cielo bigio e bagnato incantati dai tergicristalli, mentre scelgono tra buste d’insalata quella perfetta, mentre si asciugano i capelli col phon che non c’è cosa più noiosa e coadiuvante, mentre annusano l’ammorbidente, mentre sbucciano una carota, mentre aspettano di addormentarsi, o mentre fanno la coda alla cassa senza fast pay, all’improvviso succede la magia! il cervello te la sputa fuori la risposta giusta, esatta, immigliorabile, la sublime risposta,
scintilla ed esplode in un misto di soddisfazione e rammarico, il petardo che ti scoppia dentro che ormai non fa più sobbalzare nessuno, solo un po’ il nostro orgoglio, ma di cui ci rimane l’odore acre nella gola.
E allora per liberarci di questo fumo che sale su…che facciamo..apriamo la bocca..alla prima telefonata che ci pare buona saltiamo di palo in frasca con un brusco “invece io..” lasciamo salire quel fumo di scoppio ritardato..
..liberazione.. rivalsa e compassione..e a volte ci caschiamo.. e lasciamo scorrere le parole in modo ambiguo facendo per un attimo credere di averlo detto davvero! per poi subito smentire, onesti, onesti e belli.

e invece no. sono andata in giro in cerca di sbrodolate e non ne ho trovate tante
..che delusione..mi son detta che c’è in giro un sacco di gente controllata..dove sono quelli che si lasciano travolgere dal entusiasmo, prendere dal panico, vincere dalla pigrizia? oppure dove sono i pasticcioni, quelli che quando cancellavano con la gomma azzurra facevano sempre il buco?.. e poi cercavano sempre di richiuderlo con la saliva..ma non si chiudeva mai!

mercoledì 2 aprile 2008

quando tu

L'ora più solare per me
quella che più mi prende il corpo
quella che più mi prende la mente
quella che più mi perdona
é quando tu mi parli.
>> Alda Merini