lunedì 21 giugno 2010

Io faccio parte degli altri


Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che si mettono comodi. E appassiscono. E gli altri. Io faccio parte degli altri.
In ultima analisi, dico, la vita è una favolosa rottura di coglioni. Ma su cosa dobbiamo concentrarci? Sulla rottura di coglioni? O sul favoloso? I comuni si adagiano sulla rottura di coglioni. Li rassicura. Come il telegiornale delle otto. Gli altri invece cercano il favoloso. E non lo trovano. Perché lo hanno già vissuto. Ma fanno finta che questo preveda il bis. Non è così.
Però non lo sappiamo veramente. E allora, giù a provarci, senza tregua come drogati. E, come per tutti i drogati, la strada per il favoloso è costellata da intermezzi e arcobaleni di squallore, di umiliazioni di pochezza, di elemosine e di bruttezze. Poi, ad un tratto, si matura, che brutta parola però, immonda, la maturazione, e tuttavia si capisce. Comprendi, nella sua essenza più intima, che cos'è il favoloso lontano dalla cripta dorata dell'adolescenza. Il favoloso dell'età adulta è proprio lo squallore, l'umiliazione, la pochezza e la bruttezza.

>> Hanno tutti ragione >> Paolo Sorrentino


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