Olive ricordò che inframmezzati a tutto il resto c'erano stati momenti in cui aveva avvertito una solitudine così profonda che una volta, non molti anni prima, mentre si stava facendo otturare un dente, il gesto delicato con cui il dentista le aveva voltato il mento con le dita morbide era stato per lei una tenera gentilezza di una profondità quasi straziante, e aveva deglutito con un mugolio di desiderio mentre le lacrime le spuntavano dagli occhi.
>> Elisabeth Strout >> Olive Kitteridge
domenica 16 gennaio 2011
solitudine
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