domenica 30 marzo 2008

addio per sempre alla tranquillità

"Già, perché chi mai crederebbe che senza imprevisti l'uomo resti
perfettamente inerte? Ci sono imprevisti fisici e imprevisti mentali.
Ma la gente nega decisamente l'esistenza di questi ultimi: non se ne
parla mai come motori dell'evoluzione. Eppure non c'è niente di più
fondamentale, nel divenire umano, degli imprevisti mentali.
L'imprevisto mentale è polvere entrata per caso nell'ostrica del
cervello, nonostante la protezione delle valve chiuse della scatola
cranica. Improvvisamente la sostanza molle che vive nel cuore del
cranio è turbata, sconvolta, minacciata da questo corpo estraneo che
si è infiltrato; l'ostrica, che vegetava in pace, fa scattare
l'allarme e cerca di correre ai ripari. Inventa allora una sostanza
meravigliosa, la madreperla, e ne riveste la particella intrusa per
incorporarla. Crea così la perla. Può anche succedere che l'imprevisto
mentale sia prodotto dal cervello stesso, e sono proprio gli
imprevisti più gravi e misteriosi. Una circonvoluzione di materia
grigia genera, senza motivo, un'idea terribile, un pensiero
sconvolgente e, in un attimo, addio per sempre alla tranquillità dello
spirito. Il virus entra in azione. È impossibile fermarlo. L'essere
allora, obbligato e forzato, esce dal suo torpore. Cerca e trova mille
risposte inadeguate al raccapricciante e informulabile quesito che
l'ha assalito. Inizia a camminare, a parlare, ad assumere mille
atteggiamenti inutili attraverso i quali spera di cavarsela. Non solo
non ne viene fuori, ma peggiora addirittura la sua situazione. Più
parla, meno capisce e più cammina, più rimane inchiodato sul posto.
Molto presto rimpiangerà la sua vita da larva, ma non oserà
ammetterlo."
>> La Metafisica dei tubi >> Amélie Nothomb

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