mercoledì 13 maggio 2009

io non sono sazio


Tu volevi una cosa ovvia: un appartamento tranquillo, sistemato tranquillamente, tipo famiglia, come l'avevano le altre famiglie del tuo e anche del mio ceto...Ma che cosa significava l'idea che ti eri fatta di quell'appartamento? Significava che eri in pieno accordo con gli altri, ma non con me...
Quegli altri, quando si sposano, sono quasi saziati e per loro il matrimonio è soltanto l'ultimo boccone grande e grosso. Per me no, io non sono sazio, non ho fondato nessuna azienda che da un anno all'altro della vita coniugale debba svilupparsi, non ho bisogno di un'abitazione definitiva dalla cui pace in bell'ordine voglia dirigere l'azienda, ma non solo non ho bisogno di un'abitazione così, essa mi fa paura.

>> L'altro processo - le lettere di Kafka a Felice >> Elias Canetti

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