E d'un tratto la corrente mi porta via, e continua a trasportarmi finché andrò ad arenarmi nella morte. Tragicamente, la mia vita precipita. E con tutto ciò, in questo momento cola lentamente goccia a goccia, ora per ora, minuto per minuto. Bisogna sempre aspettare che lo zucchero fonda, che il ricordo svanisca, che la ferita rimargini, che il sole tramonti, che la noia si dissipi. Strana cesura tra questi due ritmi. Le mie giornate fuggono al galoppo, e in ciascuna d'esse languisco.
>> Una donna spezzata >> Simone de Beauvoir
venerdì 26 giugno 2009
bisogna sempre aspettare
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orecchie nei libri
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1 commento:
Ah,grandissima donna Simone...complimenti,ogni tanto passo e questo blog è sempre più bello...
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