mercoledì 23 aprile 2008

un soldino..

..nel mio cappello da mendicante
un granello di sabbia nel mio secchiello
il dolore lo spavento del mio secchiello vuoto
che arrivi il momento di capovolgerlo e
e sotto il mio, misera una montagnetta informe



Oracolo

Il dolore è questa stretta di ora.
Che c'ha dentro? Di cosa è fatto?
chi piange dentro te?
L'anima non piange mai. Non teme.
Non può mai perdere nulla - né guadagna.
Chi piange allora?
Chi è infelice? L'anima non lo è mai.
Chi è triste ora?
E perché è triste di non sa cosa?

Il dolore.Questo guardare
un'altra cosa e sentirla altra cosa.
Questo non essere in pura unione. Questo
confine messo dentro il nome. Albero.
Fiore. Cielo. Rosa. E poi tu. Tu. Altra cosa,
staccata da tutto il resto. Tu pensoso.
Tu mente pericolosa che dici: mia casa, mio prato,

mio campo grande, mia acqua. Mio corpo. Tu.
L'anima è, non possiede. E la vita è per lei
un volo d'altalena. Di cosa, dunque,
dovrebbe essere infelice? Il dolore
non è mai suo sposo, non sa, non lo conosce.
e dunque? chi soffre quando soffri così,
per niente, senza una ragione

Di che pianger suoli? Di che ti lagni?
Che cosa temi? Che guadagni vuoi nel tuo
bilancio umano, che vittoria,che quantità,
che colori? Di che pianger suoli? Di che pianger
amico mio umano? Tu piangi per te.
Sempre per te piangi.

Sorgi, amico mio. abbi cura del mondo
come fosse casa tua
e godi quel suo giocondo
essere pieno di tremenda vita.

Sorgi. Guarisci la ferita.

>> Mariangela Gualtieri

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