giovedì 24 aprile 2008

la mia trinità

non ho voglia di scrivere le cose che so già di me.
voglio scrivere quello che sta affiorando o scrivere per scavare.
ma sarò breve e farò un’eccezione perché non può essere che sia già passato un mese ed io non abbia ancora parlato della mia trinità. sono altro da louniverso. Sono altri universi distinti, migliori, più grandi, più noti, più esplosi, non si può neanche fare un paragone. non faccio un paragone. non voglio sporcarli, non voglio metterci su le mani, non voglio appropriarmene, non voglio nemmeno osannarli non ce n’è bisogno di altre mie parole.
io li ho solo scelti. anzi no, io ho solo realizzato di averli scelti e associati. la mia trinità. loro sono
il padre (che saprei amare) il figlio (che avrei voluto essere) e lo spirito (santo?) che mi accompagni sempre. amen.

il padre. francesco guccini. la caparbietà, la pazienza, la modestia, l’onestà, la ricerca, il timbro, il passo, le scelte, la fiducia, la saggezza, la bonarietà, la comprensione, l’arguzia, la fede.

il figlio. nanni moretti. l’identità, la ribellione, la mente, l’osservazione, la lucida follia, la necessità, la fedeltà.

lo spiritosanto. vinicio capossela. l’ispirazione, l’ebrezza, la fanfara, il cuore, l’amore, il dolore, la magia, i sogni , la carne, la terra, l’ acqua, l’oscurità, il clamore.

bene, adesso che ho chiarito chi sono per me. adesso che non corrono il rischio di essere mischiati agli altri mi sento libera di farmi illuminare la strada anche da loro.

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